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Il Disegno di Legge “Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità” diventa Legge dello Stato

Nel lontano 2019 il Parlamento italiano ha riconosciuto l’obesità una malattia; da allora l’Intergruppo parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili”, ha portato avanti il disegno di legge n.1483, riguardante “Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità”, che il 1 ottobre 2025 è stato approvato in via definitiva dal Senato, rendendolo Legge dello Stato.

L’Italia è il primo e unico Paese al mondo ad avere una legge sull’obesità, denominata legge Pella, dal nome del primo firmatario, nonché presidente dell’Intergruppo Parlamentare, dedicata alla prevenzione, cura e inclusione sociale delle persone con obesità.

L’obesità è una malattia cronica, recidivante, progressiva e invalidante; questo è stato riconosciuto anche dal ministero della Salute già da qualche anno. Nonostante questo, tuttavia, i pazienti affetti da questa subdola patologia, non avevano accesso alle cure, determinando, non solo la impossibilità a curarsi per la stragrande maggioranza dei pazienti, ma anche una marcata iniquità sociale, a causa dell’elevato costo delle terapie, accessibili solo ai ceti più abbienti.

Da oggi la gestione dell’obesità inizia un percorso, ancora lungo e tortuoso, alla fine del quale il servizio Sanitario Nazionale sarà in grado di provvedere alla prevenzione, diagnosi e alle cure dei pazienti con obesità, come avviene oggi per altre malattie croniche come il diabete.

Questo risultato è stato possibile anche grazie agli sforzi delle società scientifiche, in primo luogo la Società Italiana per l’Obesità, e, negli ultimi anni, anche con il contributo di AME.

I sei articoli di cui si compone la Legge Pella tracciano i punti cardine della lotta contro l’obesità:

  1. garantire la tutela della salute e il miglioramento delle condizioni di vita delle persone con obesità, «malattia progressiva e recidivante».
  2. garantire equità di accesso alle cure», le persone con obesità usufruiscano delle prestazioni contenute nei Lea, a carico del Servizio sanitario nazionale. 
  3. autorizza la spesa di 700mila euro per l'anno 2025, di 800mila euro per l'anno 2026 e di 1,2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2027, per il finanziamento di un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell'obesità.
  4. stabilisce l'istituzione, presso il ministero della Salute, dell'Osservatorio per lo studio dell'obesità, cui sono attribuiti compiti di monitoraggio, studio e diffusione degli stili di vita della popolazione italiana. 
  5. ministero della Salute: compito di individuare, promuovere e coordinare azioni di informazione, sensibilizzazione e di educazione rivolte alla popolazione e finalizzate a sviluppare la conoscenza di un corretto stile di alimentazione e di nutrizione, oltre a favorire la pratica dell'attività fisica e la lotta contro la sedentarietà
    L'articolo 6 riguarda le disposizioni finanziarie.

Questa legge rappresenta una vera e propria rivoluzione per la gestione dei pazienti con obesità. E’ il risultato importate del contributo delle Società scientifiche, delle Associazioni dei Pazienti, e sicuramente della disponibilità di farmaci che, per la prima volta, hanno dimostrato un effetto sul peso senza precedenti e anche sulle comorbidità e, finalmente anche sulla mortalità a fronte dei quali lo Stato non poteva rimanere indifferente.

Sicuramente il costo della gestione dei pazienti con obesità rappresenta un carico economico molto importante per il SSN ma nel lungo termine è prevedibile che la prevenzione e la cura dell’obesità si trasformi in un vantaggio economico e sociale.

Da oggi possiamo assistere i nostri pazienti con maggiore ottimismo e serenità. Nel prossimo futuro saremo nelle condizioni di pensare alla gestione dell’obesità preoccupandoci solo di identificare il percorso di cura più adatto e non quello compatibile con le possibilità economiche del paziente.

La Commissione Obesità